Descrizione
Chiamata anticamente della Congregazione presenta una facciata sobria su cui si apre un portale barocco attribuibile attribuibile a Giulio Cesare Penna il vecchio, sormontato da una statua della Madonna col Bambino che reca alla base un cartiglio con la data di esecuzione: 1648.
L'interno, a planimetria quadrangolare, si sviluppa in una navata unica. Possiede un unico altare la cui macchina elaborata da Giovanni Donato Chiarello incombe sui fedeli con una mole probabilmente progettata per un ambiente ben più ampio.
Una grande pala ad olio, raffigurante la titolare della chiesa coi santi Antonio Abate, Basilio, Antonio da Padova e una veduta di Maglie, é opera del leccese Giuseppe Verrio; le tele sulle pareti raffigurano i dodici Apostoli. Di ignoto sono le pitturazioni della volta raffiguranti un concerto angelico in lode della Vergine, la cacciata dall'Eden di Adamo ed Eva.
L'armadio ligneo che racchiude il Cristo morto e il bellissimo confessionale decorato con figure in rilievo dei peccatori che si avviano verso il Tribunale della Penitenza per ricevere il perdono sono opera dell'ebanista magliese Giuseppe conte. Le tre finestre in ferro battuto sono state eseguite dal magliese Luigi De Carolis.